
Una tragicommedia kafkiana, la discesa agli inferi di un piccolo borghese che improvvisamente diventa “Lo Straniero”.

A partire da una storia di famiglia, Giulia Versari si trasforma in una moderna Medea calabrese. Molto, molto, molto arrabbiata.

Da un racconto di Jack London. In un futuro non troppo distopico, il Movimento Liberazione Immigrati porta avanti una Rivoluzione contro il Governo, e un pugile affronta l’incontro della vita.

L’incredibile storia di Rudi e dell’Istria a cavallo della seconda mondiale, tra bombe, zanzare, preti partigiani e Alida Valli, fino all’Esodo.

Una donna sola in una moderna Babele, costretta a impadronirsi di una lingua totalmente sconosciuta. E il pubblico con lei.

“…è risultato non di poco conto riuscire a raccontare la violenza sessuale senza cedere alla retorica. Lo spettacolo riesce anzi, inaspettatamente, a colorarsi di tenerezza, a strappare un sorriso, persino a lasciare un’impressione di levità.”

Una commedia steampunk dove quasi tutto, alla fine, è ancora Goldoni.