LA CITTA’ CHE SALE
di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano
testo finalista Premio di Drammaturgia “Scena&Poesia” 2017
testo vincitore Premio Mario Fratti 2018 (New York, USA)
testo selezionato EURODRAM Italia 2018
testo seleziionato R.E.A.D.#5 (Helsinki, Finlandia)
testo selezionato Small Season 2019 (Sofia, Bulgaria)
“C’è una città che cambia. Ci sono i suoi abitanti. Ci sono vittime e carnefici. C’è un sindaco che sta distruggendo la sua città per un paio di mazzette. C’è Amir che muore in cantiere perché a un certo punto i ragazzi sotto il suo controllo hanno perso la voglia di farsi controllare, ma non potevano denunciarlo. Loro non esistono più. In questa città c’è un sindacalista che non si dà pace e un giovane barista che ha paura di una bellissima ragazza tunisina. C’è un vecchio che lo aiuta e un pizzaiolo morto che verrà trovato dal suo fattorino. C’è una giornalista quarantacinquenne che cerca di fare qualcosa per il mondo e un travestito che cerca di dimenticare l’amore. C’è un giovane operaio di nome Khaled che non capisce perché, da quando è in Italia, quelli che chiama fratelli si prendono sempre una parte della sua paga. C’è un clima di merda, un clima che cambia, ma nessuno sa fino a che punto. Sono storie, niente di più. Storie che si incrociano e poi tornano a separarsi. Il giorno dopo la partenza di Jasmina, tutti tornano a sognare verso l’alto, ma anche a guardarsi i piedi per non inciampare. E mentre Giovanni vola a Tunisi, non sa che la donna che ama è un’assassina. E io sono sempre morto. Sono il Narratore e sono morto. Non risusciterò. È solo passata una cometa, il mondo non cambierà.”
Il testo non ha ancora avuto una produzione italiana ed è disponibile in traduzione inglese, finlandese, bulgara, francese.